La storia

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Nel 1987 due Associazioni Culturali presenti sul territorio regionale hanno modo, casualmente come spesso accade, di incontrarsi e di scoprire di avere interessi comuni e la voglia e l'entusiasmo di condividere un percorso di studi e di crescita.
Una delle due associazioni era il Dramsam C.R.T.T.M., fondata nel 1983 e la cui sede era a Gradisca d'Isonzo, l'altra era l'Ars Mensurabilis fondata a Siena nel 1976 e trasferitasi, insieme al suo presidente, a Trieste nel 1981. Entrambi i presidenti di tali associazioni, Giuseppe Paolo Cecere per il Dramsam e Fabio Cavalli per l'Ars Mensurabilis, erano musicisti e studiosi di musica antica e su questo fondano la loro prima collaborazione con l'allestimento di una mostra di strumenti antichi, "Lignomusica", con sede presso il Comune di Gradisca d'Isonzo grazie all'interessamento ed alla lungimiranza dell'assessore alla cultura di quegli anni, Alessandro Medeot, che per tutto il suo mandato sosterrà quella che poi diventerà l'Accademia Jaufré Rudel di studi medievali lasciandola in eredità agli assessori che lo seguiranno.
Da questo primo evento ne derivò un'amicizia ed un confronto (e talvolta anche scontro) tra due modalità diverse, ma spesso complementari, di affrontare lo studio e l'esecuzione della musica antica ma, soprattutto, la condivisione della voglia e del piacere di "creare" situazioni che permettessero una sorta di formazione continua sia per i due studiosi che per quanti fossero interessati.
Dal 2 al 9 del mese di luglio del 1988 diedero così l'avvio al I° Seminario Internazionale di Musica e Teatro del Medioevo. Già nella struttura di quel primo seminario sono visibili quelle che saranno le linee guida della futura Accademia: accanto ai corsi più strettamente legati alla musica ed al teatro vennero infatti inserite letture monografiche di carattere più strettamente letterario.
Nella serata finale del corso venne presentato al pubblico un "saggio finale" dove allievi ed docenti allestirono "Le nozze di Malvel", poema allegorico francese degli inizi del trecento  dove il protagonista (che nella lingua originaria è Fauvel, nome formato dall'acrostico di sei vizi che nella traduzione italiana daranno origine al nome di Malvel) rappresenta la sintesi della bassezza morale di chi detiene il potere.
La rappresentazione teatrale comprendeva anche il banchetto delle nozze in cui i commensali erano gli spettatori stessi, o almeno una parte di essi, ai quali vennero servite pietanze le cui ricette erano state tratte dai ricettari antichi.
Il seminario fu un successo, non in senso economico (come sempre accade alle manifestazioni culturali) ma sicuramente di pubblico e, soprattutto, nell'euforia che ne seguì che portò alla progettazione di un centro di studi che permettesse a studiosi, anche fisicamente lontani, di avere un punto di incontro, riferimento e scambio.
Al momento dei saluti il centro di studi aveva già un nome: Accademia Jaufré Rudel intitolata al trovatore provenzale principe di Baila cantore dell'amor de lonh, l'amore da lontano dove l'assenza amplifica il senso di presenza di un amore per la conoscenza condiviso dagli appartenenti all'Accademia.
Nel 1989 nell'intestazione del II Seminario accanto all'Amministrazione Comunale di Gradisca d'Isonzo, che nel corso di questi anni ci è sempre stata vicina, non compaiono più le due Associazioni ma questa nuova entità che ne accoglie e riunisce entusiasmi, curiosità e competenze: l'Accademia Jaufré Rudel di Studi medievali.
I quattro ideatori, Fabio Cavalli, Giuseppe Paolo Cecere, Roberto Gagliardi e Andreina von Ramm ai quali si aggiungono Marialuisa Cecere e Alessandra Cossi, danno origine all'Associazione Culturale non a scopo di lucro denominata "Accademia Jaufrè Rudel" inizialmente come associazione e di fatto e, dal 1991, come associazione riconosciuta.
Nel corso di questi anni l'Accademia si è adoperata per mantenere fede agli scopi che si era prefissata e cioè lo studio, in forma interdisciplinare, degli aspetti della vita materiale, letteraria e filosofica del medioevo e la diffusione del risultato di questi studi.
Se nei primi anni la musica e la letteratura hanno fatto da "collante" tra gli associati dell'Accademia, ben presto  in seno all'associazione si sono istituite sezioni di  studio specifiche: storia dell'alimentazione e della gastronomia, storia della medicina e della farmacia, storia delle armi e delle tecniche di combattimento, archeologia e bioarcheologia, storia della danza.
I "Seminari Internazionali di Musica, Teatro e Vita materiale del medioevo", che avevano dato l'avvio all'Accademia, continuarono fino al 1997.
Nel 1990 nasce la rivista scientifica "L'Unicorno" la cui pubblicazione continuerà fino al 2003 quando le difficoltà finanziarie, comuni a gran parte delle realtà culturali, e la diffusione di nuovi e più potenti sistemi di divulgazione ne determinerà la sospensione.
Numerose furono le pubblicazioni sia cartacee che multimediali
Dal 1995 vengono strutturati annualmente una serie di incontri: "Peridexion - incontri sul medioevo" che accoglie studiosi provenienti da tutta Italia.
Numerosi i convegni, le conferenze tenute fuori sede, gli incontri con le scuole, i corsi  e le mostre, di cui ricorda la più importante, ovvero la mostra regionale "Gli echi della terra - cultura celtica in Friuli" il cui allestimento occupò per alcuni mesi nell'intero Castello di Gorizia.