Raccontare la storia delle “lame” porta, da un lato, a parlare di battaglie, scontri tra popoli, vincitori e vinti, ma anche di scambi culturali e conquiste tecnologiche che, nel bene e nel male, possono essere considerati gli antefatti della nostra società. Nei suoi oltre 5000 anni di storia la spada, che nell’immaginario identifica l’arma bianca, ha subito diverse evoluzioni, per adattarsi alle esigenze dei diversi modi di combattere, e per contrastare l’evolversi dei sistemi di protezione.

La Scure Franca può essere considerata una sorta di “arma nazionale” del Popolo Franco; ne sono sono stati ritrovati numerosi esemplari, relativi soprattutto a sepolture risalenti al periodo dal V al VII secolo; ciò che è stato ritrovato, però, non sempre sembra coincidere con quanto ci si potrebbe attendere in base alle testimonianze risalenti all’epoca altomedievale, e questo pare creare qualche difficoltà nel rapporto fra archeologia e fonti scritte. Interessante è stata poi, nel corso del tempo, la sperimentazione che, a più riprese, è stata realizzata in merito alla tecnica di utilizzo di questa arma. Anche l’Accademia Jaufre Rudel ha condotto una serie di prove sperimentali di cui si dà conto in questo articolo.